Una delle cose che ha contribuito alla mia continua voglia di scoprire viaggiando nuovi paesi è la fotografia. Questa passione mi ha insegnato a viaggiare prestando attenzione ai dettagli e ad essere più consapevole e responsabile nei confronti degli altri paesi e posti visitati.
La fotografia di viaggio: significa utilizzare la macchina fotografica per entrare in contatto con il paese che stai visitando, cogliendone tutte le sue sfaccettature, dai paesaggi alle tradizioni, dalle persone alle loro abitudini.
Documentare significa raccontare; per raccontare bisogna pensare a ciò che si vuole dire. Tutto questo può sembrare scontato ma in realtà non lo è.
Spesso quando visitiamo un luogo a noi sconosciuto scattiamo fotografie a raffica, senza soffermarci a guardare attentamente quello che stiamo immortalando. Prima di scattare una fotografia è importante fermarsi ad osservare quello che abbiamo di fronte: che si tratti di un tramonto, di una persona o di un monumento, è fondamentale soffermarsi su che cosa stiamo guardando…
Prendiamoci il nostro tempo: cerchiamo di capire che cosa vogliamo davvero fotografare, che cosa non ci interessa far vedere, quale sia la migliore inquadratura per raccontare la nostra storia. In questo modo avremo il tempo per pensare.
Macchina fotografica ed obiettivi
È importante scegliere la gusta attrezzatura da portare per ogni specifico viaggio.
Cosa intendo dire?
Mi spiego meglio, nel caso dell’ultimo viaggio fotografico in Inghilterra, la mia attrezzatura era composta da: una Nikon D7200, zoom con un buon grandangolo Nikon 16-80 mm F/2.8 (una lente luminosa ti permette con semplicità di ottenere delle foto migliori anche in notturna), per i ritratti o i particolari non poteva mancare il Nikon 50 mm F/1.8, un treppiede ed i filtri ND per sfruttare al meglio le luci di alba e tramonto.
Viaggiare “leggeri” ti permette anche di non avere molta attrezzatura ingombrante, (vedi per esempio un 70-200 o un 300 mm fisso, obiettivi pesanti da portare nello zaino tutti i giorni, tutto il giorno).
Fotografia, vuole l’etimologia, è “disegnare con la luce“.
Un modo di riorganizzare e fermare – in un fotogramma – l’esperienza di un momento, una porzione del mondo che ci circonda, attraverso una combinazione di tempi e diaframmi, iso ed inquadratura.